“Il mio atteggiamento deriva dal sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi, non il muro”. – di Antonio Gramsci
Al termine del Master in Pianificazione patrimoniale e Wealth Management, sono stata selezionata dal direttore scientifico dello stesso tra tutti i partecipanti per essere inserita nel suo team di Wealth Management, all’interno del suo studio legale tributario internazionale (Loconte&Partners), presso il quale ho svolto il mio stage. Al termine dello stesso, ho scelto di rientrare a Torino per sviluppare la piazza e ho fondato e aperto il mio studio, Wealth Planning Boutique. Mi sono occupata di fornire consulenza a privati e di formazione a banche e reti di consulenza, per poi scegliere di continuare a seguire i miei Assistiti nel tempo, non solo con una consulenza spot, bensì impostando con loro un percorso condiviso di obiettivi e risultati: ho dunque deciso di inserirmi in Fideuram, la realtà che a mio parere, più di tutte, aveva gli strumenti adeguati per permettermi di impostare la mia professione secondo i miei principi, la mia etica, la mia forma mentis.
Credo nella pianificazione come forma mentis per generare efficienza e risultato. Credo che le competenze tecniche debbano essere accompagnate da un’etica profonda e dall’amore per la professione. Per questo motivo instauro con i miei Clienti un rapporto, umano prima che professionale, solido, proficuo e duraturo, basato su due concetti semplici, ma non banali: pazienza e fiducia.
Per spiegarle con cura utilizzo i due rispettivi termini giapponesi, “nintai” e “shin”.
Nintai è sì pazienza, cui però si mescola anche una buona dose di tenacia, la perseveranza silenziosa di chi insiste e intanto costruisce. Nintai è seminare, e aspettare che i frutti spuntino dalla terra. Shin è la fiducia, fiducia che è anche muoversi nei confronti dell’altro con sensibilità, è “sforzarsi di leggere anche l’aria”.
Quali sono gli obiettivi del nostro cammino insieme? Proteggersi dagli imprevisti e prosperare, trasformando i sogni nel cassetto in obiettivi raggiungibili.
Come lo facciamo? Imparando ad essere “un po’ formiche e un po’ cicale”, a tutelarci ma anche ad autorealizzarci, impostando le nostre vite in modo che le nostre famiglie ed i nostri patrimoni non siano fragili vittime dell’imprevisto, bensì creature flessibili e salde, che anche dagli imprevisti e dalle crisi sappiano trarre opportunità e vantaggi.
Come impariamo ad essere “un po’ formiche e un po’ cicale”? Sfruttando una antica, preziosa saggezza orientale: quella dell’arte Bonsai.
Per approfondire questi ed altri concetti vi aspetto con piacere per un incontro conoscitivo.
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