Ftse Mib, i migliori e i peggiori titoli del 2022

Sono appena nove, sui 40 titoli che compongono il Ftse Mib, quelli che hanno chiuso il 2022 con una performance positiva. L’indice di riferimento di Piazza Affari ha chiuso l’anno con la peggiore performance dal 2018, un -13,30% (a 23.706,96 punti) sostanzialmente allineato al risultato dell’Euro Stoxx 600, il benchmark delle azioni europee.

Piazza Affari, i migliori titoli del 2022

Energia, difesa e banche sono rappresentate nel piccolo drappello di azioni che hanno chiuso in positivo: Tenaris, che ha messo a segno un progresso del 76,55% domina il listino maggiore, seguita da Leonardo e Banco Bpm, entrambe con performance superiori al 25%. Rialzi inferiori al 10% invece per Eni, Bper Banca, Prysmian ed Erg. Appena sopra la parità, Finecobank e Cnh Industrial.

Nel comparto finanziario un recupero importante nella seconda metà dell’anno (+46,17%) ha permesso al titolo Unicredit di limitare le perdite al 2,15%, scavalcando così anche Intesa Sanpaolo (che pure aveva retto meglio alla fase post invasione russa) il cui anno si è chiuso con una perdita dell’8,7%.

In generale, il Ftse Italia Banche ha realizzato una performance meno negativa del Ftse Mib con un rosso del 4,65%. Al di là di Finecobank le reti hanno chiuso in Borsa con diffusi ribassi Azimut, Banca Mediolanum e Banca Generali hanno visto una perdita superiore al 10% (con Banca Generali più colpita con un rosso del 17%). In generale il comparto bancario focalizzato sulle attività di credito ha potuto beneficiare del ciclo i rialzi dei tassi della Bce, con un netto recupero nella seconda metà dell’anno.

Piazza Affari, i titoli peggiori dell’anno

Fra i titoli più colpiti dalle vendite degli investitori svettano, in negativo, Saipem, Telecom Italia, Nexi, Amplifon e Interpump Group. Saipem, in particolare, ha ceduto il 75,72% della sua capitalizzazione per via della sfiducia nel nuovo piano strategico e, soprattutto, della ricapitalizzazione dello scorso luglio. Anche Telecom, sui cui gravita la partita della rete unica, ha perso oltre la metà del suo valore in Borsa.

Fra i titoli che hanno ceduto oltre il 20% figurano, inoltre, Stellantis, Poste Italiane, Diasorin, Moncler, Stmicroelectronics, Campari, A2a, Enel, Hera, Recordati e Pirelli.