Quali azioni privilegiare in tempo di crisi geopolitiche?
Investire durante una crisi geopolitica: che titoli scegliere
Quali titoli scegliere per difendersi da guerre e tensioni geopolitiche
Il nuovo conflitto sul fronte mediorientale, che è andato ad aggiungersi alle tensioni già presenti in diverse aree del mondo, alimenta l’incertezza geopolitica globale con inevitabili impatti per i mercati finanziari. Gli esperti di Man Group individuano i titoli resilienti anche in queste situazioni
Di recente, si è chiuso il nuovo incontro tra Biden e Volodymyr Zelensky, a sottolineare ancora di più il supporto che gli Stati Uniti continuano ad offrire Ucraina, nonostante le recenti opposizioni poste dai repubblicani che avevano rallentato gli invii di aiuti a Kiev. Da questa riunione, il presidente ucraino ha ottenuto almeno due risultati positivi: la Casa Bianca ha firmato un aiuto da 200 milioni di dollari e ha accettato di produrre armi assieme all’Ucraina.
Il conflitto in Ucraina rappresenta, però, solo un esempio delle crisi geopolitiche di quest’ultimo periodo: le relazioni tra Stati Uniti e Cina si fanno sempre più tese, con la zona di Taiwan che si sta surriscaldando, senza considerare il più recente conflitto scoppiato tra Israele e Palestina. Guerre e tensioni geopolitiche animano diverse parti del mondo e un loro possibile inasprimento potrebbe rendere i mercati nervosi e gli investitori preoccupati. Ma niente panico, perché sembra ci siano alcuni titoli che possono difendersi bene anche in periodi di guerre e crisi geopolitiche. È quello che hanno cercato di dimostrare attraverso un’approfondita analisi Aditya Divekar e Diana Zheng, ricercatori quantitativi di Man Numeric, divisione di Man Group che applica un approccio sistematico all’investimento in titoli azionari.
Si parte dalla considerazione che i conflitti impattano le spese anche dei paesi che non sono direttamente coinvolti. Gli Stati Uniti sono un esempio chiave in tal senso: lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia a febbraio 2022 ha causato un aumento a sorpresa della spesa pubblica statunitense, che ha toccato i 6 miliardi di dollari lo scorso anno, oltre a 877 miliardi di dollari in spesa militare, record che verrà battuto quest’anno, considerando che a luglio erano già stati spesi 886 miliardi. Ciò ha creato, secondo i due esperti, una forte concentrazione in alcuni specifici settori. Quali? Quello industriale, sanitario e tecnologico. Per capire come questo paniere di titoli potrebbe reagire nel caso dell’esplosione di nuove tensioni geopolitiche, gli esperti hanno analizzato i dati di performance relativi al conflitto russo-ucraino.
Dall’anali dei dati, risulta che i titoli relativi al settore industriale, sanitario e tecnologico hanno mostrato una certa resistenza, rendendo circa il 3,5% rispetto all’indice S&P 500, considerando anche che quest’ultimo è sceso di quasi il 5% nelle due settimane successive all’inizio del conflitto. “Questo è in linea con la nostra aspettativa che i rialzi della spesa pubblica possano avere un impatto positivo su questo paniere di titoli”, riassumono gli esperti di Man Numeric.
Performance del paniere di titoli durante il conflitto Russia-Ucraina

Fonte: Man Numeric
Nel dettaglio, le azioni del comparto industriale hanno registrato la performance più forte, ottenendo circa il 3% in più rispetto al paniere nel suo complesso. Tra tutti, i titoli industriali con esposizione ai contratti pubblici sono stati i più resilienti in assoluto.
Infatti, andando ad analizzare l’impatto che i piani di sostegno statunitensi per l’Ucraina hanno avuto su questo comparto “emerge che il paniere selezionato ha reso circa il 3% nelle due settimane successive ai primi tre annunci di pacchetti di aiuti”.
Analisi della performance dei titoli industriali

Fonte: Man Numeric
Quali conclusioni trarre da queste analisi? Nonostante le tensioni geopolitiche creino volatilità sul mercato in quanto raramente prevedibili, esistono titoli e interi settori che riescono a trarne beneficio. L’analisi sul conflitto Russia-Ucraina ha dimostrato un certo livello di resilienza di alcuni settori, soprattutto quelli che dipendono dai modelli di spesa dei governi, generalmente rivisti al rialzo in periodi di tensione. “Uno sguardo più attento suggerisce che ci sono alcuni titoli che possono avere una performance difensiva per gli investitori di fronte a future crisi geopolitiche”, concludono gli esperti.

