Prosegue la ripresa degli investimenti di venture capital in Italia, dopo il crollo osservato nell’ultima parte del 2022. Nel terzo trimestre di quest’anno il VC ha investito 302 milioni per 65 round di investimento. Si tratta di un aumento del 14% rispetto al trimestre precedente, anche se nel terzo trimestre del 2022 erano stati investiti 527 milioni – il che implica un calo del 42,7% rispetto ai livelli di un anno fa. Sono state 11 le exit registrate nel trimestre, tutte tramite M&A: la maggioranza delle operazioni ha riguardato il settore Software. Sono alcuni dei dati contenuti nell’Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital in Italia, realizzato da Growth Capital, in collaborazione con Italian Tech Alliance e presentato il 18 ottobre a Roma.
Il recupero italiano nel trimestre ha superato quello osservato a livello europeo, dove la raccolta di investimenti è aumentata del 6% sul trimestre a 15,8 miliardi di euro in aumento del 6%, ma con un calo del 21% come numero di round, a quota 2.200 round.
“Nonostante il contesto economico globale, il terzo trimestre del 2023 ha visto la raccolta più elevata dell’anno per il venture capital italiano”, ha commentato Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital, “come previsto, il 2023 si sta rivelando un anno di consolidamento, superando già oggi il numero di exit registrate durante tutto il 2022. In particolare, cresce il numero di round Pre-seed e resta costante il numero di Seed e di Serie A, creando così una pipeline per Late Stage futuri”.
Nel terzo trimestre i Pre-seed e i Seed si sono confermati la tipologia più frequente (65%), mentre i Serie B+ risultano la tipologia più rilevante per ammontare, rappresentando il 64% del totale.
“Il mercato italiano del VC ha bisogno di essere sostenuto nel suo consolidamento, e questo può essere possibile solo con un cambio di paradigma, incrementando il coinvolgimento e la partecipazione di quei soggetti come gli investitori istituzionali e corporate, che in questi anni hanno dato segnali positivi ma che possono accrescere la propria presenza nel settore e rappresentare la vera chiave di volta per la crescita dell’ecosistema”, ha aggiunto Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance. “C’è ancora molto da fare per allineare il mercato italiano a quello dei principali Paesi europei, ma siamo convinti che non sia troppo tardi per recuperare il divario, che ci auguriamo possa essere colmato anche grazie al lavoro dei nuovi vertici di CDP Venture Capital, il principale veicolo pubblico a sostegno dell’ecosistema dell’innovazione”.
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Le maggiori operazioni di venture capital in Italia
Nel periodo luglio-settembre del 2023, Bending Spoons è risultata la società italiana che ha chiuso il round con l’ammontare più alto, con 100 milioni di euro investiti. In termini di settori, il Software ha avuto la quota più rilevante degli investimenti, oltre un terzo, a quota 118 milioni, seguito da DeepTech (66 milioni e Smart City (62 milioni).
Nel dettaglio, ecco le sei principali operazioni di VC principali osservate nel terzo trimestre:
- Bending Spoons. Round Growth VC da 100 milioni. Investitori: Baillie Gifford, Cherry Bay Capital Group, Cox Enterprises, Neuberger Berman, NUO Capital, Tamburi Investment Partners
- Arduino. Serie B, 20 milioni. Investitori: CDP Venture Capital, Anzu Partners, ARM
- Leaf Space. Serie B, 20 milioni. Investitori: CDP Venture Capital, NEVA SGR, Primo Ventures, RedSeed Ventures, SIMEST, Whysol Investments
- Homepal. Serie B, Serie B, 15 milioni in un round. Investitori: Intesa Sanpaolo, BPER
- Cleafy. Serie A, 10 milioni. Investitore: United Ventures
- E-Gap. Serie A, 10 milioni. Investitore: ITAS Mutua.

