Dopo aver registrato un giro d’affari di circa 280 milioni di euro nel 2021, lo scorso anno i volumi dell’influencer marketing hanno raggiunto quota 308 milioni (+10%)
Su Instagram un influencer con 10-50mila follower può guadagnare tra i 300 e gli 850 euro per singolo post, per poi salire a 850-4.000 euro per chi vanta fino a 300mila follower
Il “listino” da capogiro degli influencer continua a crescere, ma non per tutti. Se da un lato YouTube resta la piattaforma più redditizia in assoluto, dall’altro affronta la sua prima battuta d’arresto con una stabilizzazione degli stipendi dei creator. Creator che stanno gradualmente abbandonando Facebook e colonizzando Instagram e TikTok, dove gli utenti dicono a loro volta addio ai personaggi noti a favore di chi racconta in modo autentico temi sostanziali e coincidenti con i loro reali interessi. Ad aggiornare la mappa dei compensi sui social media è DeRev, società di strategia e comunicazione digitale, che suddivide i creator in cinque campioni: nano influencer (10-50mila follower a seconda della piattaforma), micro influencer (10-100mila), mid-tier influencer (50-300mila), macro influencer (100mila-1 milione), mega influencer (500mila-5 milioni) e celebrity (1-5 milioni).
Il giro d’affari degli influencer: 308 milioni nel 2022
Dopo aver registrato un giro d’affari di circa 280 milioni di euro nel 2021 (in crescita del +15% rispetto all’anno precedente), nel 2022 i volumi dell’influencer marketing hanno raggiunto quota 308 milioni (+10%). E potrebbero continuare a lievitare, se si considera che nelle stime di DeRev il 2023 potrebbe restituire un ulteriore aumento del 13%, pari a 348 milioni di euro. L’analisi per settori rivela come fashion & beauty guidi il mercato, passando dal 15% del 2022 al 25% del 2023, ma a ricorrere all’influencer marketing sono anche i brand del gaming (12,9%), travel & lifestyle (12,5%) e sport (12%). In generale, i ricercatori segnalano un rallentamento del mercato italiano rispetto a quello internazionale, che si prevede crescerà il doppio nel corso dell’anno. “Una conseguenza della revisione da parte delle aziende degli investimenti in marketing, che in Italia (e in Europa, in generale) è più accentuata che in Usa”, spiega Roberto Esposito, ceo di DeRev.
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Quanto guadagna un influencer su Facebook
Il listino dedicato al mercato italiano dell’influencer marketing incassa un’ulteriore caduta nel caso di Facebook (-13,6%), dopo la contrazione del -35% dello scorso anno. In particolare, per guadagnare 100 euro a post bisogna contare su un bacino di almeno 50mila follower, che un tempo assicuravano per lo stesso contenuto fino a 250 euro. A calare sono soprattutto i compensi dei micro influencer, ovvero da 150-500 euro a post nel 2022 a 100-400 euro nel 2023. Diverso il caso di Instagram, che si conferma la piattaforma più redditizia per i creator accanto a YouTube. In questo caso, anche un influencer con 10-50mila follower può guadagnare tra 300 e 850 euro per singolo post, per poi salire a 850-4.000 euro per chi vanta fino a 300mila follower e toccare i 75mila euro per chi ha più di 5mila utenti nella propria community.
Fonte: DeRev
Quanto guadagna un tiktoker in Italia
Un tiktoker con 5mila follower può arrivare a guadagnare 50 euro per un solo post, tanto quanto guadagnava nel 2021 ma la metà rispetto al 2022. Lo stesso vale per chi ha tra 10mila e 50mila follower, che se in passato poteva arrivare a 750 euro a contenuto, ora non supera i 650 euro. Diverso il caso di chi ha più di 300mila follower, per i quali si parla di un rialzo da 3.000-6.500 euro a post a 3.500-7.000 euro a post. Resta infine YouTube che, come anticipato in apertura, ha registrato quest’anno una battuta d’arresto. Sebbene infatti resti la piattaforma più redditizia in assoluto, con compensi che possono raggiungere gli 80mila euro a post (con “solo” un milione di follower), nessun creator in nessuna categoria guadagna di più rispetto alle precedenti rilevazioni.
“Se il caso di Facebook è omogeneo e chiaro, con una progressiva scomparsa dei creator che riflette l’andamento negativo della piattaforma, su Instagram e TikTok occorre fare dei distinguo: nel primo caso, la crescita maggiore dei compensi (+14,4%) è per chi ha fino a 300mila follower e molto meno per i mega influencer (+1,8%) con una community superiore al milione. Questo perché gli utenti si sono stancati di celebrity lontanissime e prediligono creator che gli parlano in modo autentico di temi sostanziali e coincidenti con i loro reali interessi. TikTok presenta lo schema contrario: crescono molto (+10,5%) i compensi di chi ha tra 300mila e un milione di follower e calano quelli dei più piccoli”, spiega Esposito. “È difficile prevedere cosa succederà in futuro e molto dipenderà dal braccio di ferro tra social media. Il caso Facebook ci dice che il mercato si contrare con la perdita di appeal della piattaforma e quella di Google non sembra in pericolo ma, certamente, soffre la concorrenza diretta di TikTok e quella indiretta di Instagram, dove trova la seconda casa il 28% degli youtuber. È verosimile che i prezzi si stabilizzeranno definitivamente con minime oscillazioni e che altri scenari, come un nuovo balzo in rialzo o un crollo, si verifichino soltanto in caso di plateali scossoni nell’ecosistema social”.

